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12/07/2021
Pubblicazioni economiche

Focus: indagine 2021 sui pagamenti delle imprese in Asia

Focus: indagine 2021 sui pagamenti delle imprese in Asia

Nel 2020 un numero maggiore di aziende in Asia-Pacifico ha offerto crediti agevolati mentre la concorrenza si è intensificata a causa delle difficili condizioni economiche causate dalla pandemia COVID-19. Le imprese hanno avuto risposte diverse alla gestione del credito nonostante abbiano dovuto affrontare shock economici, tra cui riduzione della domanda, delocalizzazione dei lavoratori, elevati costi delle materie prime e interruzioni delle operazioni e delle catene di approvvigionamento. Seconda l’ultima indagine di Coface sui pagamenti delle imprese in Asia, in Cina, Giappone, Singapore e Malesia le aziende hanno registrato una riduzione dei termini di pagamento nel 2020, mentre quelle in Australia, Hong Kong, India e Taiwan hanno assistito ad un aumento. La Thailandia invece ha mantenuto invariati i termini di pagamento. In media, i termini di pagamento in Asia-Pacifico sono rimasti sostanzialmente stabili, passando da 67 giorni nel 2019 a 66 giorni nel 2020.

Il presente studio, condotto tra ottobre 2020 e marzo 2021, fornisce un’analisi sull'evoluzione del comportamento di pagamento e delle pratiche di gestione del credito di oltre 2.500 aziende in tutta l'Asia-Pacifico durante la pandemia. L’indagine ha coinvolto un campione di imprese in nove mercati e 13 settori situati nella regione Asia-Pacifico.

Malgrado un contesto economico indebolito, i ritardi di pagamento sono migliorati nel 2020, con la durata media dei mancati pagamenti che è scesa al minimo da cinque anni, grazie alle forti risposte politiche dei governi. Ritardi di pagamento più brevi sono stati osservati in sei delle nove economie prese in esame e in 10 settori su 13. Tuttavia, si evidenzia un incremento dei rischi credito in Australia e a Hong Kong, dove si segnala un forte aumento dei ritardi di pagamento, soprattutto di quelli prolungati (ULPD, oltre 180 giorni) pari a oltre il 2% del fatturato annuo. I settori del commercio al dettaglio, le costruzioni e i trasporti, tra i più colpiti dalla pandemia, hanno registrato il più forte aumento di ritardi di pagamento prolungati di oltre il 2% del fatturato annuo, con una conseguente crescita dei rischi di liquidità.

Quanto al futuro, le prospettive economiche sono migliorate nel 2021 rispetto al 2020. Nei prossimi 12 mesi, si attende un miglioramento delle vendite e dei flussi di cassa delle aziende, che prevedono una continuazione della ripresa economica nel 2021 - le imprese australiane sono le più ottimiste. Per il settore automobilistico si prevede un aumento della fiducia in termini vendite per l'anno prossimo, seguito da energia, metalli, carta e prodotti farmaceutici. Tuttavia, i rischi per la ripresa rimangono elevati tra l'emergere di nuove varianti del virus, tasso di vaccinazione ancora lento e una ripresa disomogenea tra regioni e settori. Di conseguenza, le imprese, pur mantenendo il loro ottimismo, potrebbero ricorrere sempre più a strumenti di gestione del credito come la valutazione del credito e l'assicurazione del credito per mitigare i rischi di liquidità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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