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23/05/2017
Pubblicazioni economiche

Emirati Arabi: le imprese pagano in ritardo, ma cresce l’export

Emirati Arabi: le imprese pagano in ritardo, ma cresce l’export

In un momento in cui le imprese affrontano un calo della domanda e problemi di liquidità, uno sguardo più approfondito al comportamento di pagamento è d’obbligo.

Coface, uno dei leader globali nella gestione del rischio credito commerciale e dei servizi di informazione, presenta uno studio sul credito negli Emirati Arabi al fine di delineare i principali cambiamenti e le tendenze prevalenti dei pagamenti aziendali.

La metodologia è strategica e l’obiettivo è fondamentale: esaminare come le imprese effettuano e ricevono pagamenti, generando una mole di dati economici e comprensione del mercato che possono supportare gli stakeholder nel prendere decisioni più consapevoli.

L’economia diversificata degli Emirati Arabi ha superato le difficoltà di un anno difficile: gli esperti evidenziano segnali di forte ripresa. Oggi, le imprese si stanno riprendendo, rivedendo le politiche di credito e ridefinendo le strategie, perciò l’analisi del trend dei pagamenti chiave è utile.

Coface conduce per la prima volta uno studio sulla valutazione del credito, uno strumento utile a comprendere i comportamenti di pagamento delle imprese. Coface realizza questo sondaggio da anni in diversi paesi inclusi Cina, Marocco e Germania. Il sondaggio sugli Emirati Arabi è il primo in questa regione.

Coface prevede una performance di crescita della regione lievemente in ripresa rispetto al 2016, grazie alla stabilizzazione del prezzo del petrolio a 55 $, una performance di crescita più lenta in Cina e volumi commerciali in difficoltà a livello globale. Pertanto Coface ha leggermente rivisto la previsione del tasso di crescita del PIL reale per il 2017 dal 2,5% al 2,3% rispetto all’anno scorso. Ciò comporta un aumento solo moderato in termini di attività economica, rispetto al periodo 2010-2015 quando la crescita media si attestava al 4,2%.

In linea con questa crescita moderata dell’attività, i termini di pagamento si sono allungati. I volumi di vendita più bassi e la liquidità ridotta da parte del sistema bancario incoraggiano a mantenere la liquidità all’interno delle imprese ritardando i pagamenti. Questo studio si propone di far comprendere la situazione delle imprese di diversi settori e dimensioni negli Emirati Arabi. Alcune di esse sono imprese rivolte all’export mentre le restanti sono per lo più focalizzate sulle vendite domestiche con ricavi derivanti dall’export inferiori al 20%. Tale distinzione mira a evidenziare se avere clienti all’estero ha un impatto in termini di recupero crediti e ritardi di pagamento. Per entrambi, i termini di pagamento in media ponderata offerti ai clienti rimangono tra i 60 e i 90 giorni. Anche i ritardi di pagamento medi sembrano essere molto vicini per le due tipologie di imprese, tra i 30 e i 60 giorni, valore modale dei ritardi che emerge dal sondaggio. Solo per l’offerta di dilazioni massime di pagamento ai clienti, i venditori domestici hanno dichiarato periodi leggermente più brevi rispetto a quelli che vendono all’estero.

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    L’esperienza di pagamento per gli esportatori e i venditori domestici è pressoché la stessa
  • Nessun rischio di rilievo in vista per i mancati pagamenti ma uno scenario economico futuro promettente
  • Concedere dilazioni ai clienti è pratica comune
  • Crescita moderata nel 2017
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Antonella VONA

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