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29/10/2019
Rischio Paese e Studi economici

Studio 2019 sui comportamenti di pagamento delle imprese in Germania: inversione di tendenza

Studio 2019 sui comportamenti di pagamento delle imprese in Germania: inversione di tendenza

L’85% delle imprese dichiara ritardi di pagamento nel 2019, in aumento del 7% rispetto al 2017.

Secondo l’analisi Coface 2019 sui pagamenti, realizzata su 442 imprese in Germania, il Paese è in una fase di cambiamento. La pressione esercitata sulle imprese da parte della concorrenza internazionale è sempre più forte ed è una delle ragioni per cui risentono dell’aumento della pressione sulla liquidità. Le imprese tedesche hanno registrato in media ritardi di pagamento passati da 29,8 giorni nel 2017 a 35,9 giorni nel 2019.

Anche se i rischi di credito vengono assicurati, la fiducia delle imprese nei confronti dei propri clienti è diminuita. Le dilazioni di pagamento a breve e medio termine predominano ancora sul mercato. L’87% delle imprese chiede pagamenti a 60 giorni, una tempistica molto breve rispetto alla prassi internazionale. Il superamento dei ritardi contrattuali riguarda ormai l’85% delle imprese tedesche contro il 78% due anni fa.

Situazioni discordanti a seconda dei settori di attività

Le imprese maggiormente interessate dai ritardi di pagamento sono nel settore del tessile-abbigliamento (da 58% a 78%), nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (da 75% a 89%) e nel settore automobilistico (da 73% a 81%). Il prolungamento dei ritardi di pagamento è evidente anche nei settori della chimica farmaceutica e dei metalli.

Al contrario, il settore dei trasporti vede una riduzione dei ritardi di pagamento malgrado a un livello ancora elevato, passando da 86% a 81%.

Le cause dei ritardi sono principalmente le difficoltà finanziarie dei clienti dovute a problematiche di gestione ma anche a una forte concorrenza e ad una mancanza di finanziamenti. Inoltre, i dati mostrano che la fiducia delle imprese tedesche nel futuro si è considerevolmente deteriorata con solo il 20% delle imprese che ritiene il 2019 un anno positivo.

L’unico settore particolarmente ottimista è quello delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) con quasi la metà delle imprese del settore che ha dichiarato prospettive di business migliori nel 2019 rispetto al 2018.

Nuvole scure all’orizzonte

Tra le motivazioni di tale peggioramento dell’ottimismo delle imprese tedesche, Coface evidenzia i rischi politici su scala mondiale con circa il 20% delle imprese che considera la politica protezionista di Donald Trump e il conflitto commerciale sino-statunitense il rischio maggiore per le loro attività all’esportazione, seguiti dalla Brexit con il 15%. Nel 2017, solo il 3% delle imprese si riteneva preoccupata dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

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Antonella VONA

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