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15/03/2023
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Recupero crediti stragiudiziale in Italia e all'estero: come fare

recupero crediti stragiudiziale

Il recupero crediti stragiudiziale è l’azione per ottenere l'incasso del dovuto con la collaborazione del debitore, grazie all'attività di mediazione di un professionista incaricato che cura gli interessi dell’azienda e cerca di percorrere tutte le strade possibili evitando di adire le vie legali.

Molto spesso le aziende si trovano ad affrontare mancate entrate che compromettono la regolare gestione degli affari ed uno sbilanciamento dei flussi di cassa. L’avvenimento relativo al mancato pagamento può innescare un circolo vizioso in cui il soggetto che non recupera il credito a sua volta può diventare inadempiente verso altri, per mancanza di liquidità.

In un tale contesto, l’obiettivo primario per l’azienda vittima del mancato incasso è quello di cercare di recuperare l’ammanco tentando di procedere con un recupero crediti stragiudiziale, strada sicuramente meno onerosa e più veloce perché in una procedura del genere non occorre coinvolgere organi giurisdizionali.

Il recupero dei crediti stragiudiziale: perché con Coface?

Il recupero dei crediti stragiudiziale può essere adottato come scelta primaria in una fase in cui si pensa che sia ancora possibile recuperare il dovuto in maniera bonaria cercando di convincere il debitore ad accettare una soluzione condivisa e favorevole per entrambe le parti.

Le procedure da adottare richiedono comunque capacità di trattativa, competenze in materia e il rispetto di alcuni passaggi imprescindibili per arrivare all’obiettivo.

In merito alle fasi da compiere nel recupero dei crediti stragiudiziale si possono indicare:

Indagini preliminari: in questa fase è necessario andare alla ricerca del debitore, dei suoi dati anagrafici e della fattiva propensione dell’interlocutore a trattare un piano di rientro. Se il debitore collabora, l’opera di recupero crediti può ritenersi conclusa.

Sollecito ed eventuale messa in mora: nei casi in cui la negoziazione non vada a buon fine, la fase successiva prevede la messa in mora. Con questo provvedimento la posizione del debitore viene ufficializzata, informando il debitore che è tenuto a pagare il debito in oggetto.

Sollecito telefonico: l’azione successiva può prevedere una telefonata di sollecito per cercare di convincere il debitore a trovare una soluzione senza coinvolgere organi giurisdizionali.

Negoziazione: il compito di un intermediario come Coface si apprezza nella fase di mediazione e di comprensione del soggetto che si ha di fronte in modo da intendere le vere intenzioni del debitore e proporre la strada migliore per giungere al rientro.  

Diffida ad adempiere: l’ultimo passo del recupero dei crediti stragiudiziale è identificabile nella diffida ad adempiere, ovvero una raccomandata A/R con la quale si informa il debitore che se alla scadenza di un determinato termine il debito risulterà ancora insoluto, si provvederà ad adempiere alle procedure giudiziali.

Il sistema di monitoraggio di Coface per le pratiche di recupero crediti

Una volta che si decide di intentare un recupero dei crediti stragiudiziale si ha la necessità di essere costantemente informati sull’evoluzione della pratica perché da essa dipende una risoluzione positiva e rapida della situazione ed un veloce rientro dei crediti oggetto della pratica.

Coface ha predisposto una specifica applicazione denominata DCON per avviare, gestire e monitorare in tempo reale le pratiche di recupero crediti permettendo di:  

  • Effettuare l'assegnazione della pratica tramite procedura guidata.
  • Contattare direttamente online gli esperti di Coface sui singoli casi di recupero.
  • Gestire online i dati relativi a sinistri, pagamenti ed informazioni.
  • Verificare tutte le pratiche in essere per anno e status.
  • Entrare nel dettaglio di casi specifici.
  • Avere un riepilogo di tutte le variazioni intervenute dall'ultima connessione.

 

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