Barometro rischio paese e settoriale – 3° Trimestre 2020

Si confermano, in questo barometro le incertezze sulle previsioni e principalmente sulla situazione sanitaria globale: da giugno infatti la pandemia ha continuato a diffondersi. In attesa di un vaccino e/o di una cura, le imprese e le famiglie hanno rinviato spese e progetti di investimento, perché costretti (durante il periodo di lockdown) e per motivi di fiducia. Complessivamente, Coface prevede un tasso di crescita globale del -4,8% nel 2020, seguito da una ripresa del 4,4% nel 2021. Secondo queste previsioni, il PIL della area euro e degli Stati Uniti a fine 2021 dovrebbe attestarsi rispettivamente a 3,5 punti e 2 punti, al di sotto dei livelli del 2019. Ciò significa che ci vorranno almeno 3 anni per tornare ai livelli di produzione pre-crisi. Analoga l'osservazione per quanto riguarda il commercio mondiale: la ripresa prevista per il prossimo anno (+ 3,5% nel 4° trimestre 2021 rispetto al 4° trimestre 2020) sarà ben lontana dal compensare il calo stimato per quest'anno (-13%).
Questo trend non è omogeneo: secondo le previsioni Coface infatti, tra le 20 economie che hanno registrato la crescita cumulativa più forte in questi due anni (almeno 5 punti percentuali in più rispetto al 2019), circa la metà si trova in Asia (inclusi Cina e Vietnam). L'altra metà è composta esclusivamente da paesi africani. All'altra estremità, tra le 15 economie con i risultati peggiori (ovvero con un PIL 2021 inferiore di almeno 7 punti percentuali rispetto al 2019), 7 si trovano in America Latina. Anche il Sudafrica e la Nigeria fanno parte di questo gruppo. Questo livello di attività economica notevolmente inferiore ai livelli pre-crisi potrebbe avere conseguenze sull'occupazione e sulle insolvenze d’impresa, oltre a un possibile aumento del malcontento sociale.
L'aggiornamento annuale dell’Indice di Rischio Politico di Coface, pubblicato in questo barometro, evidenzia una duplice tendenza: da una parte, una diminuzione del rischio di conflitto a livello globale, dall'altra, un aumento del rischio di debolezza politico e sociale. Iran e Turchia sono tra i paesi il cui livello di rischio sociale è aumentato maggiormente. Considerata l’unicità del contesto attuale, Coface ha realizzato un indicatore di esposizione alla crisi di COVID-19, al fine di identificare le popolazioni più colpite che hanno maggiori probabilità di rivolta contro i propri governi. Questa analisi mostra che diversi paesi dell'America Latina (Brasile, Messico, Perù, Colombia), così come il Sudafrica, hanno sia un alto rischio politico e sociale, sia un'elevata esposizione alla crisi di COVID-19.
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