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28/07/2020
Rischio Paese e Studi economici

Delocalizzazione della produzione post-pandemia: un’opportuna per i paesi dell’Europa centrale e orientale?

Delocalizzazione della produzione post-pandemia: un’opportuna per i paesi dell’Europa centrale e orientale?

Di seguito i principali punti chiave dello studio Coface

Un contesto favorevole

Negli ultimi anni, il commercio esterno e l’inclusione nelle catene di approvvigionamento erano già aumentati per i paesi dell’Europa Centrale e Orientale, rafforzati dalla decisione della maggior parte dei suoi paesi di aderire all'Unione Europea (UE) nel 2004.

 

 

Grandi risorse

  • Manodopera qualificata
  • Prossimità geografica con l’Europa occidentale
  • Basso costo della manodopera
  • Infrastrutture relativamente buone
  • Contesto imprenditoriale stabile
  • Miglioramento della produttività mediante un maggiore utilizzo dell’automazione e della «robotizzazione»

Diversi settori interessati

  • L’industria automobilistica, pilastro dell’industria in questa regione. Ma anche la produzione di macchinari, prodotti chimici e apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché i settori dei trasporti e dello stoccaggio
  • Nuove opportunità: l’esternalizzazione di servizi grazie alla digitalizzazione e un ampio bacino di talenti nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Alcuni investimenti sono necessari:Affinché la regione ottenga una posizione favorevole, sono necessari nuovi investimenti, soprattutto in termini di automazione e digitalizzazione.

Grzegorz Sielewicz, Economista di Coface per la regione Europa centrale e orientale, e autore di questo studio, è disponibile per ulteriori informazioni.

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Contatti


Antonella VONA

Direttore Marketing & Comunicazione
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Email: antonella.vona@coface.com 

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