Panorama settore automobilistico americano: una ripresa a rischio?

L’industria automobilistica statunitense, pilastro dell’industria americana secondo Barack Obama, era sull’orlo del fallimento durante l’ultima crisi finanziaria, con un crollo delle vendite pari al – 35% tra il 2007 e il 2009.
È stata quindi sottoposta a una drastica ristrutturazione delle sue imprese: chiusura delle fabbriche, licenziamenti in massa e un aiuto federale di 80 miliardi di dollari ai Big Three (Chrysler, Ford e General Motors). Da quel momento, l’industria automobilistica è stata supportata da un programma di elevati “incentivi alla rottamazione”, e da un livello dei consumi delle famiglie in ripresa grazie anche al calo della disoccupazione e a crediti al consumo allettanti. In questo settore l’occupazione ha cominciato nuovamente ad aumentare, proprio come gli investimenti e le spese in R&S. Sembra essersi quindi creato un circolo virtuoso.
Questa ripresa potrebbe interrompere in prospettiva il trend positivo. Tra questi pericoli: un salario mediano ancora basso rispetto al livello pre-crisi, prestiti al consumo concessi ai soggetti a rischio (subprime), un aumento significativo dei mancati pagamenti o ancora un potenziale sospensione dei finanziamenti a buon mercato. A ciò si aggiunge una forte inclinazione da parte delle nuove generazioni di consumatori che, sempre più spesso, preferiscono utilizzare metodi di trasporto alternativi, tendenza che i costruttori tuttavia integrano progressivamente nelle loro offerte grazie a un forte aumento delle loro spese in R&S.
SOMMARIO:
- Forte ripresa
- Forte ripresa ma non senza pericoli
- Un settore che si adatta a questi rischi
- Quali prospettive per il 2015?
INFOGRAFICA: IL SETTORE AUTOMOBILISTICO AMERICANO
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