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28/09/2022
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Rischio finanziario: come vendere all'estero senza intoppi

rischio finanziario

Se consideriamo i rischi che possono compromettere un’azienda sicuramente al primo posto inseriamo il rischio finanziario perché bloccante per tutta l’attività.  Chiunque gestisca un’impresa deve conoscere approfonditamente l’ambiente in cui opera, al fine di poter prevenire e gestire le eventuali minacce che possono impattare nella normale operatività.

Quando si approccia un mercato interno, i rischi e le minacce sono spesso chiari e più facilmente gestibili ma, quando ci si sposta in un nuovo mercato, tutto diventa più difficile e ignoto e, oltre al classico rischio d’impresa, che può essere scomposto in rischio finanziario, economico, patrimoniale e reputazionale, se ne aggiungono altri tipici dei rapporti di lavoro internazionali. Vediamoli nel dettaglio, a partire dai quattro appena citati.

  • Rischio finanziario: forse il più importante e a ragione il più temuto perché legato all’equilibrio tra flussi monetari in entrata e in uscita, è la compromissione della liquidità aziendale e quindi può letteralmente bloccare l’operatività di un’azienda.
  • Rischio economico: è la mancanza del punto di equilibrio tra costi e ricavi, incide sui risultati reddituali delle aziende.
  • Rischio patrimoniale: è quel rischio che incide direttamente sulle attività e sul patrimonio dell'impresa.
  • Rischio reputazionale: è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell'immagine dell'azienda da parte dei clienti e in generale di tutte le controparti.

 

L’esportazione aggiunge opportunità ma anche rischi

Ad assediare il rischio finanziario di un’impresa che lavora con l’estero si aggiungono altri elementi tipici degli scambi con operatori stranieri. Cercando di immaginare di trovarci nella situazione di effettuare transazioni verso un Paese straniero possiamo incontrare:

  • Rischio commerciale: può essere formato da due componenti principali come il rischio di fornitura (possibilità che l'acquirente revochi la commessa) e rischio di credito (compratore non effettui il dovuto pagamento).
  • Rischio di cambio: consiste nell'incertezza riguardo il valore in euro dell'importo che si incasserà, a causa della volatilità dei tassi di cambio.
  • Rischio politico: possibilità che si verifichino eventi di natura politico-istituzionale, quindi estranei alla volontà dei contraenti, che possono compromettere la capacità dell'acquirente di eseguire il pagamento. Guerre, disordini civili, atti di terrorismo, catastrofi naturali, imposizione di sanzioni commerciali sono solo alcuni esempi concreti dell’ampio ventaglio dei rischi politici;
  • Rischio giuridico: la possibilità di una diversa interpretazione dei contratti commerciali tra le parti, a causa di differenti usi e tradizioni giurisprudenziali.
  • Rischio di trasporto: riguarda il pericolo di danneggiamento, furto o perdita della merce durante il trasporto della stessa dall'esportatore all'importatore.

TradeLiner: contrastare i rischi finanziari per garantire la liquidità

Come già accennato, la difesa dell’azienda da tutti i rischi legati all’esportazione mira a proteggere e contrastare il rischio finanziario che può compromettere l’impresa in modo irrevocabile.

Per realizzare questa strategia di difesa Coface ha creato TradeLiner, che consiste in una copertura assicurativa contro l’insolvenza o la morosità dei clienti per le vendite a credito. TradeLiner consente di creare un fido personalizzato per ogni acquirente con una completa autonomia negoziale nella determinazione della copertura e una flessibilità nei termini di pagamento da accordare agli acquirenti.

Nel caso di necessità la polizza garantisce un indennizzo fino al 90% della perdita, garantendo servizi di recupero dei crediti insoluti, una struttura di prezzo semplice con un tasso che comprende tutti i rischi coperti.

TradeLiner ha la possibilità di adattarsi alle particolari esigenze dei clienti e dei mercati andando a coprire particolari rischi come eventi politici, rischi di fabbricazione per coprire i costi di produzione quando l’acquirente diventa insolvente prima della consegna, calamità naturali per coprire i mancati pagamenti dovuti a una catastrofe naturale e tante altre possibilità che puntualmente si adattano alla varietà di clienti e mercati.

 

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