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13/03/2022
Pubblicazioni economiche

Studio sui pagamenti in Polonia nel 2022

Studio sui pagamenti in Polonia nel 2022

Coface pubblica la sesta edizione dello studio sulle esperienze di pagamento delle imprese in Polonia, condotto tra novembre e dicembre 2021, su un campione di 331 aziende. In tale periodo la Polonia, come altri paesi, stava registrando un numero significativo di casi di covid-19, con uno stato ufficiale di emergenza pandemica in vigore. Tuttavia, le misure restrittive sono state relativamente leggere e non hanno limitato l’attività economica. In Polonia la crescita del PIL ha raggiunto il 5,7% nel 2021, e dovrebbe mantenere lo stesso ritmo di ripresa nel 2022, con una previsione di crescita pari al 4,4%.

Le misure di sostegno introdotte in risposta alla pandemia hanno migliorato la situazione di liquidità delle imprese polacche, vale a dire ritardi di pagamento più contenuti e un calo delle insolvenze delle imprese. Un fenomeno simile si era registrato nel 2020. In linea con la ripresa economica, il governo ha deciso di ridurre i programmi di sostegno, influendo sulla regolarità dei pagamenti nel 2021. In effetti, lo studio Coface mostra che le società polacche hanno subito ritardi di pagamento medi pari a 56,7 giorni, 9 giorni in più rispetto al precedente sondaggio del 2020. Di conseguenza, nel 2021 i ritardi medi di pagamento sono tornati prossimi al livello pre-pandemia, che si attestava a 57,2 giorni nel 2019. Nel 2021 il settore TIC ha è stato il migliore, con ritardi di “soli” 40 giorni. Il settore energetico ha registrato la maggiore contrazione nei ritardi (39 giorni in meno rispetto all'anno precedente); al contrario, il settore dei metalli ha evidenziato il maggiore aumento, pari a quasi 23 giorni. Le società di costruzioni e trasporti hanno subito i ritardi di pagamento più lunghi, rispettivamente di quasi 84 e 89 giorni. Secondo lo studio, 11 settori su 12 settori si attendono un aumento dei ritardi di pagamento nei mesi a venire; ciò riflette un processo di ritorno alla normalità con crescenti ritardi di pagamento e un conseguente incremento progressivo delle insolvenze. Sebbene le insolvenze siano diminuite sia nel 2020 che nel 2021 (rispettivamente dell'11,7% e del 26,4%), le procedure ufficiali di ristrutturazione sono aumentate del 48% nel 2021, mentre le procedure semplificate - attuate per attenuare l'impatto della pandemia sulla liquidità delle imprese - sono triplicate nel 2021.

Col tempo le aziende si sono adattate a convivere con la pandemia, che non rappresenta più la principale preoccupazione: malgrado sia considerata ancora una minaccia, tasse e altri oneri fiscali sono diventati il problema maggiore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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