Regno Unito: Forte aumento delle insolvenze

Regno Unito: forte aumento delle insolvenze dopo la revoca delle misure di sostegno da parte del governo 

Nel 2022, nel Regno Unito circa 23.400 imprese hanno dichiarato fallimento, con un conseguente aumento delle insolvenze che hanno raggiunto livelli record dalla crisi finanziaria globale del 2009. Questo rapido incremento delle insolvenze si è verificato dopo due anni di bassa sinistrosità grazie alle misure di sostegno da parte del governo a seguito della pandemia di COVID-19. Le misure di sostegno e le modifiche temporanee alle procedure di insolvenza hanno stravolto le precedenti dinamiche in termini di attività economica e insolvenze; il conseguente drammatico aumento delle insolvenze nel 2022 ha fatto notizia nelle cronache nazionali e internazionali.

L'attuale situazione dei pagamenti nel Regno Unito è, tuttavia, più complessa rispetto a quanto riportano le prime pagine dei quotidiani: se è vero che le insolvenze sono aumentate passando da un livello minimo durante la pandemia a un livello più elevato nell’arco di un decennio (il 26% in più rispetto al 2019), va considerato che tale incremento interessa le piccole imprese e una specifica tipologia di procedura di insolvenza: le liquidazioni volontarie su richiesta dei creditori. Complessivamente, le insolvenze sono state elevate nel 2022, ma confrontandole con il numero di società attive nel Regno Unito, il numero relativo di imprese insolventi nel 2022 era ancora basso rispetto ai decenni passati. Inoltre, l’anno scorso le imprese insolventi erano ancora prevalentemente micro-imprese, mentre le insolvenze nelle società più grandi erano inferiori al livello del 2019.

I dati del 1° trimestre 2023 mostrano che questo potrebbe essere il primo anno in cui le insolvenze torneranno al livello consueto. I primi segnali di insolvenze e richieste di liquidazione depositate nel 1° trimestre 2023 fanno stimare un primo semestre con insolvenze in continuo aumento. A differenza del 2022, non saranno così fortemente concentrate tra le micro e piccole imprese, il che significa che questi fallimenti avranno un effetto maggiore sull’occupazione e sull’indebitamento. Nel complesso, quest'anno sarà difficile per le aziende confrontarsi con un contesto di costi elevati e minor domanda, alti tassi di interesse e inasprimento degli standard creditizi da parte delle banche, soprattutto in seguito alle turbolenze registrate nel settore bancario a marzo 2023 con il crollo della Silicon Valley Bank.