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17/05/2021
Pubblicazioni economiche

Germania: nuove insolvenze in vista

Germania: nuove insolvenze in vista

Non è una novità che le insolvenze in Germania siano diminuite (15,5% nel 2020 rispetto al 2019), sebbene il 2020 sia stato caratterizzato dalla più forte recessione in Germania dal 2009. Programmi di sostegno pubblico, come prestiti (che hanno supportato circa 120.000 imprese), garanzie di Stato (per 13 imprese) e incentivi durante il primo lockdown in primavera (per 1.775.000 società) e anche successivamente (per 1.838.000 società) hanno prevenuto molte insolvenze. Sono stati implementati programmi di congedo che durante il picco di aprile 2020 hanno aiutato 609.681 aziende e 5.995.428 dipendenti (pari al 18% della forza lavoro). Un ulteriore pacchetto di aiuti economici e modifiche legislative hanno contribuito a prevenire le insolvenze nel 2020.

Non tutti i settori o le regioni hanno beneficiato di queste misure. Il settore dei metalli e quello automobilistico hanno registrato una crescita delle insolvenze rispetto al 2019, rispettivamente del 7% e del 32%. Anche la situazione a livello regionale è eterogenea: mentre 15 stati hanno dichiarato una diminuzione delle insolvenze, Brema si è distinta con un incremento dell'8,1% rispetto al 2019. Anche l'Assia, il Baden-Wurttemberg e la Bassa Sassonia hanno registrato diminuzioni relativamente basse delle insolvenze rispetto alla media. Inoltre, il 2020 ha dimostrato che il numero di insolvenze è diminuito, ma i danni per l'economia sono aumentati: infatti, nel 2020 sono state registrate meno insolvenze ma in numero maggiore rispetto agli anni precedenti. L'ufficio statistico tedesco ha annunciato che i sinistri attesi relativi alle insolvenze nel 2020 sono aumentati del 65% rispetto al 2019, per un totale di 44,1 mld di euro nel 2020, il livello più alto dal 2009. Il settore delle TIC è al primo posto, con un incremento dei sinistri attesi del 2767% rispetto al 2019, a causa di una fortissima ondata di insolvenze nei servizi legati alla farmaceutica-informatica. Al secondo e terzo posto si collocano il settore alberghiero (383% su base annua) e gli “altri servizi” (133%, che includono parrucchieri e altri servizi a contatto diretto). Il settore del commercio al dettaglio ha annunciato un aumento del 116% dei sinistri, mentre i settori che non sono stati così tanto colpiti nella loro attività dalla pandemia, come l'energia (-97%), i trasporti (-84%) e l'edilizia (7%), hanno osservato risultati migliori.

Si evidenziano incertezze all'orizzonte per il 2021. Mentre l'economia dovrebbe tornare a una ripresa sostenibile nella seconda metà dell'anno grazie a un progresso nella campagna vaccinale, si prevede un incremento del numero delle insolvenze malgrado l'ottima situazione finanziaria delle aziende tedesche all'inizio della recessione (migliore rispetto al periodo precedente le recessioni del 2002 e del 2009). L'attuale lockdown, che dura ormai da oltre 5 mesi, è troppo rigido perché molte aziende possano sopravvivere. Le richieste di procedure di insolvenza regolari (Regelinsolvenzverfahren) presentate in anticipo erano già aumentate a febbraio e marzo. Il modello di Coface mostra che potrebbero esserci ancora almeno 4030 insolvenze aziendali in cantiere, rimaste “nascoste” nel 2020 ma che potrebbero concretizzarsi nel 2021/22. La crisi sembra quindi tutt'altro che finita per le aziende.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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