Barometro del rischio settoriale nel mondo – Dicembre 2015

IN UN CONTESTO DI CRESCITA MONDIALE DEBOLE, LE DINAMICHE DEI SETTORI SONO DIFFERENTi
Tra i 14 settori presi in esame in tre grandi regioni del mondo (Europe occidentale, Nord America e Asia emergente), tre sono stati declassati nel terzo trimestre 2015: la metallurgia in Europa, la distribuzione in Nord America e il tessile-abbigliamento in Asia emergente.
Il tessile-abbigliamento risente di un calo delle vendite e risulta penalizzato dall’aumento del costo del lavoro in Cina. In Asia emergente, principalmente in Cina, il livello di rischio resta elevato nei settori industriali in cui numerosi player hanno sovrainvestito e negli ultimi dieci anni si sono indebitati (metallurgia, chimica, costruzioni, energia e meccanica in particolare). Al contrario, i servizi, la farmaceutica e la distribuzione continuano a beneficiare della crescita delle classi medie.
Questa sovraccapacità della Cina sta contagiando anche l’Europa e soprattutto il settore dei metalli che, come gli altri, deve far fronte al calo dei prezzi. In Europa, da giugno 2015 la produzione di acciaio è diminuita a favore delle importazioni, principalmente provenienti dall’Asia, che sono raddoppiate a partire dal 2010 e destabilizzano la filiera europea.
Infine, in Nord America i contrasti sono meno marcati, i settori che beneficiano della riduzione dei prezzi del petrolio (come la chimica) o sono sostenuti dai consumi delle famiglie (auto, tessile, trasporti) risultano relativamente poco a rischio. La distribuzione è l’eccezione che conferma la regola, alcuni player tradizionali risentono della concorrenza delle vendite online, così come del calo della fiducia dei consumatori (nel caso del Canada).
SOMMARIO:
- Agroalimentare
- Chimica
- Costruzioni
- Distribuzione
- Metallurgia
- Farmaceutica
- Tessile-abbigliamento
INFOGRAFICA: RISCHIO SETTORIALE – 4° TRIMESTRE 2015
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