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22/10/2019
Pubblicazioni economiche

Barometro Rischio Paese e Settoriale - 3° Trimestre 2019

Barometro Rischio Paese e Settoriale - 3° Trimestre 2019
ECONOMIA GLOBALE NEL 2020, RALLENTAMENTO GENERALE NONOSTANTE L’AZIONE DELLE BANCHE CENTRALI

Come al solito, molti eventi politici hanno segnato l’estate: un altro episodio della crisi del tasso di cambio argentino, un inaspettato cambio di governo in Italia, grandi manifestazioni a Hong Kong e in Russia, una continuazione sempre più impegnativa della “Brexit” e un attacco agli impianti petroliferi in Arabia Saudita. 

La moltiplicazione delle aree di incertezza politica, combinata con i rischi ampiamente menzionati nel primo semestre e ancora attuali (declino del commercio mondiale in volume, elevata volatilità dei prezzi del petrolio o anche il calo delle vendite di automobili in Europa e in Cina) ha continuato a influenzare il morale delle imprese. Ora, oltre alle imprese europee e asiatiche, anche le imprese americane sono preoccupate per la retorica protezionista del presidente D. Trump. Questo pessimismo, espresso dalle aziende manifatturiere, dovrebbe essere visto come un fenomeno temporaneo senza il rischio di contagio alle attività dei servizi, o al contrario come un segno di profonda recessione come nel 2009? Uno scenario intermedio, simile a quello osservato nel 2001-2002 a seguito dello scoppio della bolla Internet, sembra ora più probabile: una graduale e parziale trasmissione della recessione industriale ai servizi e un notevole rallentamento della crescita nel 2020 nelle principali economie avanzate. L’unica buona notizia è che le banche centrali di Stati Uniti, Eurozona e molti paesi emergenti hanno preso atto della situazione annunciando misure di allentamento monetario. In questo contesto, vi sono due variazioni nelle valutazioni rischio paese in questo trimestre. Esse riguardano la Regione amministrativa speciale (SAR) di Hong Kong (declassata da A2 a A3) e la Mauritania (rivalutata da D a C). Per quanto riguarda i settori, dopo una serie di declassamenti relativi al settore automobilistico a giugno, le variazioni sono meno numerose in questo trimestre, ma indicano ancora un aumento dei rischi (13 declassamenti ma nessun miglioramento). Il settore automobilistico è ancora coinvolto (declassato in tre nuovi paesi) così come i settori che dipendono da esso (prodotti chimici in Germania per esempio). I rischi di credito d’impresa sono in aumento anche nel settore cartario del Nord America. Infine, si segnalano nuove vittime dell’aumento del protezionismo commerciale (in particolare il settore delle TIC in Corea del Sud).

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