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05/12/2017
Rischio Paese e Studi economici

Studio 2017 sul comportamento di pagamento delle imprese tedesche

Un anno migliore, sia per gli esportatori che per il mercato locale

I risultati della seconda edizione dello studio realizzato da Coface sul comportamento di pagamento delle imprese in Germania confermano molte tendenze registrate nel 2016. Tuttavia, si osservano alcuni miglioramenti.

  • Nonostante la situazione stabile del paese, il 78% circa (- 6 punti) delle imprese risente dei ritardi di pagamento
  • I potenziali rischi di liquidità dovuti alle insolvenze di lungo periodo sono bassi e in diminuzione rispetto al 2016
  • L’esperienza di pagamento delle imprese esportatrici è migliorata rispetto all’anno passato
  • La situazione è variegata nei settori di attività. La media intersettoriale dei ritardi di pagamento si attesta a 41,4 giorni, come nel 2016
  • Alcuni settori risentono di ritardi di pagamento molto più lunghi: le industrie tessili/pelle/abbigliamento (54,5 giorni), del legname/arredamento (53,8 giorni) e del trasporto (50,5 giorni). Il settore meccanico/macchinari (25 giorni) e l’auto (31,9 giorni) devono far fronte a ritardi più brevi 
  • L’87% delle imprese intervistate non prevede alcun impatto della Brexit e il 3,3% registra un aumento dei propri ritardi di pagamento.

I rI ritardi di pagamento sono ancora all’ordine del giorno, ma meno frequenti

La seconda edizione dello studio Coface sul comportamento di pagamento delle imprese tedesche mostra, malgrado la solidità dell’economia e il calo del numero di insolvenze, che i ritardi di pagamento sono ancora una pratica comune; anche se meno frequenti rispetto al 2016. Se paragonati con il resto del mondo, questi ritardi sono più brevi in Germania. Grazie a un contesto globale più favorevole, l’esperienza di pagamento delle imprese esportatrici è migliorata. Queste tendenze (economia domestica solida e contesto esterno migliore) potranno ottimizzare ulteriormente il comportamento di pagamento nel 2018.

Per il 77,6% delle imprese, i ritardi di pagamento sono regolari, e in miglioramento rispetto all’83,7% del 2016, favoriti dal contesto commerciale favorevole della Germania e la buona salute generale delle imprese locali. I ritardi di pagamento delle imprese esportatrici rimangono importanti e nel 2017 interessano l’87% (90% nel 2016), rispetto al 75,9% (82,8% nel 2016) per le imprese che operano nel mercato locale.

La durata media dei ritardi di pagamento rimane immutata: 41,4 giorni, come nel 2016. Per più di tre quarti delle imprese tedesche, la durata massima è 60 giorni, come nel 2016. I pagamenti superiori a 150 giorni sono registrati solo dall’1,7% delle imprese che operano sul mercato locale (nel 2016: 1,9%) e dal 2,9% delle esportatrici (anche quest’ultima è nettamente inferiore al 7% evidenziato nello studio precedente).

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Il numero di imprese tedesche con crediti di lunga durata (oltre i 6 mesi), il cui ammontare si attesta al 2% del loro fatturato annuo, è nettamente diminuito all’8,7% (nel 2016: 13,4%). Per le imprese esportatrici, il quadro è meno positivo: circa il 12% ne è colpito (nel 2016: 20%).

La maggior parte delle imprese non prevede un impatto significativo in seguito alla Brexit

Lo studio 2017 affronta la questione dell’eventuale impatto della Brexit sui crediti insoluti. I feedback sono molti chiari: l’87% delle imprese intervistate non prevede alcun impatto della Brexit e solo il 3,3% si aspetta un aumento dei crediti insoluti. Le imprese sono un po’ più propense a far fronte all’impatto negativo della Brexit (8%), ma la maggior parte (più dell’84%) non prevede alcun effetto.

Da un punto di vista settoriale, l’industria automobilistica è la più colpita dal possibile aumento dei crediti insoluti dovuti alla Brexit, ma il numero di imprese che temono i suoi effetti rimane relativamente basso (14,3%). I produttori di componenti per il settore delle costruzioni meccaniche (8,5%) e la meccanica/macchinari di precisione (5,9%) sono leggermente più cauti nelle previsioni.

I ritardi di pagamento differiscono enormemente in base ai settori

Alcuni settori registrano ritardi di pagamento più lunghi, fortemente al di sotto della media. Questi includono l’industria tessile/pellame/abbigliamento, in cui la durata media dei ritardi di pagamento è 54,5 giorni, seguiti dal settore del legname/arredamento, con 53,8 giorni. Il modello di Coface indica che i ritardi di pagamento più brevi interessano l’industria meccanica/di precisione (25 giorni) e i settori auto (31,9 giorni) e prodotti chimici/lubrificanti/minerali (33,1 giorni).

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In questo settore, l’industria della carta/packaging/tipografica non presenta alcun rischio di liquidità di cui temere. Allo stesso modo, le imprese dei settori dei prodotti chimici/lubrificanti/minerali, della grande distribuzione e dei metalli sono i meno colpiti, con risultati nettamente inferiori alla media.

Scarica questo comunicato stampa : Studio 2017 sul comportamento di pagamento delle imprese tedesche (127,89 kB)

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Antonella VONA

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