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04/03/2024
Rischio Paese e Studi economici

Pakistan: lavoro arduo per un governo precario

Pakistan: lavoro arduo per un governo precario

Parigi, 4 marzo 2024 – Nessun partito è riuscito ad aggiudicarsi la maggioranza assoluta nelle contestate elezioni legislative dell'8 febbraio 2024. Alle urne sono stati chiamati 128,5 milioni di elettori, con un'affluenza finale del 47%. I candidati indipendenti aderenti al Movimento per la Giustizia del Pakistan (PTI)sono risultati in testa (93 seggi), seguiti dai due partiti tradizionali, la Lega Musulmana del Pakistan (PML-N) e il Partito Popolare Pakistano (PPP), rispettivamente con 75 e 54 seggi. Questi ultimi due si sono uniti a cinque partiti minori per ottenere la maggioranza assoluta.

L’esito delle elezioni è ampiamente contestato

Il ritardo nell'annuncio dei risultati e la sospensione dei servizi di telefonia mobile e internet hanno alimentato i sospetti di brogli elettorali. Il periodo pre-elezioni era già stato compromesso dal rinvio delle elezioni oltre il limite costituzionale e dall'impossibilità per i candidati del PTI di fare campagna elettorale con i colori del partito e di utilizzare il proprio simbolo, la mazza da cricket, essenziale per la visibilità in un Paese in cui il 40% della popolazione è analfabeta. Il leader del PTI, l'ex Primo Ministro Imran Khan, è in carcere dall'agosto 2023.

Il Paese è stato colpito da numerosi attacchi terroristici

La riconquista del vicino Afghanistan da parte dei Talebani nel 2021 ha intensificato il numero di attacchi terroristici (693 morti nel 2023). Alla vigilia delle elezioni, 28 persone sono state uccise in due attentati rivendicati dallo Stato Islamico nel Belucistan, regione condivisa con Afghanistan e Iran.

Il paese sta affrontando importanti sfide socio-economiche

L'economia ha subito un lieve rallentamento nel 2023 (-0,2%), penalizzata da un'inflazione galoppante, che ha raggiunto il 30% in media nel 2023, pesando sui consumi privati (80% del PIL). Queste difficoltà economiche, insieme alla continua e rapida crescita demografica (+2% all'anno; 241,5 mln di abitanti), hanno alimentato la povertà (40% della popolazione), dal momento che la manodopera è abbondante e a basso costo.

Restano molti rischi per il futuro governo

Data la sua scarsa legittimità, il nuovo governo avrà difficoltà a portare avanti le riforme necessarie per rinnovare l'accordo con il FMI in un momento in cui il Paese si trova ancora ad affrontare forti squilibri di bilancio oltre a tensioni interne ed esterne.

  • Debito pubblico sotto pressione: nel luglio 2023, il Paese ha evitato per un soffio il default grazie a un piano di salvataggio del FMI, il 23° pacchetto in 60 anni, un Accordo Stand-By (ASB) da $3 mld, di cui 1,9 mld sono già stati erogati.
  • I conti pubblici del Paese sono fortemente limitati dalle basse entrate (12,5% del PIL) dovute all'economia informale, agli sgravi fiscali, all'evasione e alla corruzione.
  • Conti con l’estero fragili: le esportazioni di beni sono caratterizzate da prodotti tessili a basso valore aggiunto (60% del totale) realizzati con cotone locale, altamente vulnerabile ai cambiamenti climatici. Il Paese è fortemente dipendente dalle importazioni di prodotti alimentari, fertilizzanti ed energia.
  • Tensioni interne: il nuovo governo dovrà gestire il Paese sotto il controllo dell'onnipresente esercito. Dal 1947, i militari hanno destituito il governo già tre volte, governando direttamente il Paese per più di tre decenni.
  • Contesto geopolitico estero difficile: le tensioni con i Paesi limitrofi, in particolare con l'India (cessate il fuoco nel Kashmir dal 2021), l'Afghanistan (confine conteso) e l'Iran (popolazione beluci condivisa), alimentano l'instabilità e compromettono i progressi dei progetti infrastrutturali transfrontalieri con la Cina e l'Asia centrale.
Crescita del PIL 2023 (stima): -0,2%; 2024 (previsione): 2%
Valutazione del Rischio Paese di Coface: D (molto elevato)
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Antonella VONA

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