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23/03/2021
Pubblicazioni economiche

Il paradosso delle insolvenze d’impresa in Europa: miracolo e miraggio

Il paradosso delle insolvenze d’impresa in Europa: miracolo e miraggio

Il reale impatto della crisi di Covid-19 rimarrà poco chiaro fino a quando le imprese non pubblicheranno i loro report finanziari. Coface ha fatto una simulazione dello stato di salute finanziaria delle aziende calcolando un coefficiente di solvibilità settoriale (utile operativo lordo / debito netto), tenendo conto sia dello shock negativo dei ricavi che dell'effetto positivo degli aiuti governativi. Sono state quindi eseguite simulazioni su 6 settori nelle 4 maggiori economie dell’area euro utilizzando dati sul fatturato, congedi, prestiti garantiti dallo Stato e, per la Francia in particolare, il Fondo di solidarietà. Inoltre è stato esaminato un campione di settori che rappresenta circa l'80% delle insolvenze totali. La granularità settoriale è un elemento chiave della nostra analisi: i settori non sono stati colpiti in egual misura dalla crisi e non hanno beneficiato tutti degli stessi aiuti pubblici. Infatti, i settori non influiscono allo stesso modo sulle insolvenze, a causa della sovra rappresentazione nei dati aggregati (anche in tempi normali).

La simulazione mostra che, malgrado l'effetto stabilizzante dei sostegni governativi, lo stato di salute finanziaria delle imprese si è notevolmente deteriorato nel 2020, cosa che normalmente porterebbe a un incremento delle insolvenze. Secondo il modello Coface, nel 2020 le insolvenze avrebbero dovuto crescere del 19% in Spagna, del 6% in Francia, del 6% in Germania e del 7% in Italia (anche dette "insolvenze simulate"). Il fatto che siano diminuite suggerisce invece che molte insolvenze sono state posticipate piuttosto che prevenute, il che significa che il 2020 ci ha lasciato con un gran numero di "insolvenze nascoste" che impiegano molto più tempo del solito a concretizzarsi. Ma quante sono?

Se si prende in considerazione il numero di insolvenze 2020 derivanti dalle simulazioni di Coface (cioè le "insolvenze simulate") e si sottraggono i dati delle insolvenze 2020 ufficialmente segnalati (cioè "insolvenze osservate"), si ottiene una stima. Le insolvenze simulate riflettono i danni di fondo che le imprese hanno subito. I dati sulle insolvenze, invece, sembrano ancora troppo bassi anche dopo aver considerato gli effetti delle misure governative. È possibile leggere la differenza tra insolvenze simulate e insolvenze osservate come un'approssimazione delle insolvenze nascoste. Pertanto, Coface stima che l'entità delle insolvenze nascoste sia intorno al 44% delle insolvenze del 2019 per la Francia (22.500), al 39% per l'Italia (4.100), al 34% per la Spagna (1.600) e al 21% per la Germania (3.950). Senza l'intervento degli stati, le insolvenze sarebbero state superiori di un ordine di grandezza. Quindi, sotto questo punto di vista, il successo dei governi nel salvare le imprese rappresenta un piccolo miracolo della politica economica. Ma i dati sulle insolvenze 2020 sono, in gran parte, un miraggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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