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11/07/2023
Pubblicazioni economiche

Studio sui pagamenti in Asia nel 2023

Studio sui pagamenti in Asia nel 2023

Nel 2022 le imprese asiatiche hanno adottato un approccio più restrittivo in termini di credito, in un anno di rialzi aggressivi dei tassi, condizioni finanziarie più rigide e inflazione più elevata. Lo studio di Coface sui pagamenti in Asia rivela che un numero minore di imprese ha offerto vendite a dilazione, ma i termini di pagamento medi si sono ridotti da 71 nel 2021 a 66 giorni nel 2022. La maggior parte dei 13 settori presi in esame ha inasprito i termini di credito, TIC ed edilizia in particolare, hanno ridotto maggiormente la durata dei termini di pagamento, poiché l'aumento dei costi dei fattori produttivi, la carenza di manodopera e l'indebolimento della domanda globale hanno messo sotto pressione la loro liquidità.

L'inasprimento dei termini di credito ha coinciso con un allungamento dei tempi di pagamento. Il ritardo medio dei pagamenti è passato da 54 giorni nel 2021 a 67 giorni nel 2022. Sei delle nove economie analizzate hanno registrato gravi ritardi di pagamento, con l'incremento più forte registrato in Malesia. I ritardi di pagamento sono invece diminuiti a Hong Kong, in Australia e in Cina, malgrado le imprese australiane e cinesi hanno continuato a registrare i ritardi medi di pagamento più lunghi. Tuttavia, i ritardi di pagamento più lunghi non hanno causato un deterioramento del rischio credito, poiché un numero minore di imprese ha registrato ritardi di pagamento gravi, definiti come i mancati pagamenti superiori a 180 giorni. La percentuale di intervistati che ha segnalato gravi ritardi superiori al 2% del fatturato annuo è scesa dal 34% nel 2021 al 26% nel 2022. Il monitoraggio dei gravi ritardi di pagamento è importante perché, secondo l'esperienza di Coface, la maggior parte non viene mai saldata. Pertanto, i rischi di liquidità tendono ad aumentare quando questi superano il 2% del fatturato annuale di un'azienda. Solo due settori su 13 (carta e retail) hanno registrato una percentuale maggiore di intervistati con gravi ritardi, passati rispettivamente dal 22% e 23% nel 2021 al 29% nel 2022; al contrario, questa percentuale è diminuita nel settore tessile, dove è scesa dal 38% nel 2021 al 14% nel 2022.

Malgrado le sfide geopolitiche ed economiche in corso, le aziende asiatiche si sono dimostrate più ottimiste in termini di prospettive di crescita per l'anno prossimo, con il 77% degli intervistati che prevede un miglioramento della crescita economica nel 2023. Per il 2023 una quota maggiore di intervistati si aspetta un incremento delle vendite e un miglioramento della liquidità. Coface prevede un tasso di crescita del PIL leggermente più rapido per l'Asia emergente nel 2023, ma prevede anche che i prezzi elevati delle materie prime, in particolare quelli dell'energia, l’aumento dei tassi di interesse, l’inasprimento delle condizioni finanziarie e la domanda commerciale globale stagnante rimarranno i principali freni all'attività delle imprese quest'anno.
L'indagine Coface sul comportamento di pagamento delle imprese in Asia 2023 è stata condotta tra novembre 2022 e aprile 2023, su un campione di oltre 2.300 imprese di nove mercati e 13 settori della regione Asia-Pacifico.

Scarica questa pubblicazione : Studio sui pagamenti in Asia nel 2023 (1,36 MB)

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Antonella VONA

Direttore Marketing & Comunicazione
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