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24/07/2023
Pubblicazioni economiche

Africa: La sostenibilità del debito nuovamente sotto i riflettori

Africa: La sostenibilità del debito nuovamente sotto i riflettori

Dopo la pandemia, e più in particolare, dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, l.'Africa si è ritrovata al centro dell'attenzione. I due shock e le loro conseguenze - ostacoli alla circolazione delle persone e delle merci, prezzi dell'energia e dei generi alimentari alle stelle e inasprimento della politica monetaria - hanno rivelato le debolezze strutturali delle economie africane, concretizzandole e persino talvolta amplificandole. A questo proposito, il sovraindebitamento e l'incertezza alimentare - con le loro ripercussioni economiche, politiche e sociali - sono i principali indicatori.

Nel 2020, durante il primo anno di pandemia di Covid-19, la crescita dell'economia africana ha subito un rallentamento a causa del crollo dei prezzi delle materie prime, delle rimesse e del turismo in alcuni paesi. Più in generale, i continui vincoli alla mobilità esterna e interna di persone e merci, oltre a un sistema di trasporti internazionali e interni disorganizzato, hanno contribuito in larga misura alla recessione. A questo si sono aggiunti gli effetti della guerra in Ucraina, esacerbandone le conseguenze. Le difficoltà di approvvigionamento di cereali, petrolio e fertilizzanti, insieme all'impennata dei prezzi dei prodotti petroliferi, hanno inasprito la situazione finanziaria degli Stati africani, soprattutto a causa della stretta monetaria
globale e dell'apprezzamento del dollaro statunitense. Le pressioni sui prodotti di base hanno inoltre innescato l'inflazione, che ha contribuito ampiamente all'incertezza alimentare portando a disordini sociali e politici.

I saldi fiscali e delle partite correnti si sono di conseguenza deteriorati, danneggiando le principali economie del continente, in precedenza solide, e mettendo in luce le debolezze dei loro modelli di crescita. La forte dipendenza dalle importazioni (cibo, energia, prodotti semilavorati e attrezzature), dai finanziamenti abbondanti e a basso costo, così come il basso livello di gettito fiscale hanno contribuito notevolmente a queste difficoltà.

I casi di indebitamento o di rischio di sovraindebitamento sono aumentati in tutto il continente, raggiungendo più della metà dei casi registrati nel mondo. Nonostante l'adozione del Quadro comune per il trattamento del debito (Common Framework for Debt Treatment - CF) del G20 nel 2020, la gestione del debito del continente è complicata a causa del crescente numero di creditori presenti al tavolo delle trattative dal 2000, in particolare dall'arrivo della Cina, dei detentori di obbligazioni e degli operatori commerciali globali. Per ridurre il rischio di cambio, alcuni governi hanno cercato di emettere debito nella propria valuta, ma la mossa è stata controbilanciata dagli investitori che chiedevano rendimenti più elevati per compensare il proprio rischio di cambio.

Queste situazioni hanno costretto i governi a rivolgersi al FMI e ad altri organismi multilaterali nel tentativo di ottenere - nella migliore delle ipotesi - finanziamenti a condizioni agevolate e, talvolta, di ristrutturare il debito. In cambio dell'assistenza del FMI e simili, i governi devono attuare politiche economiche più dure che danneggiano la crescita, peggiorano il problema del costo della vita e allo stesso tempo limitano le importazioni. Talvolta i cittadini africani hanno reagito a queste difficoltà economiche dando vita a proteste (spesso violente) e colpi di stato, istigando alla ribellione e commettendo atti criminali.

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