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14/09/2017
Pubblicazioni economiche

Panorama Coface Top Ranking 500 settembre 2017

Panorama Coface Top Ranking 500 settembre 2017

AUTO E TRASPORTI SONO IN TESTA NELLA REGIONE

Le migliori 500 imprese della regione Europa centrale e orientale hanno generato nel 2016 580 miliardi di euro – lieve diminuzione dello 0,6% - e hanno assistito a un forte calo dei profitti netti del – 3,1%, pari a 26,3 miliardi di euro.

L’occupazione ha registrato al contrario, un forte boom. Le migliori 500 imprese in Europa centrale e orientale impiegano complessivamente il 4,5% della forza lavoro nella regione, rafforzando significativamente la manodopera del 3,9%, 2,2 milioni di persone. Tale aumento si è rispecchia nel calo dei tassi di disoccupazione nella regione. In dieci paesi i tassi di disoccupazione sono diminuiti di oltre il 10%, in particolare in Ungheria da – 25,0% a 5,1% e la Repubblica Ceca da -21,6% a 4,0%. Attualmente, nella maggior parte dei paesi della regione i tassi di disoccupazione sono più bassi rispetto ai paesi dell’Europa occidentale. L’unico paese in contro tendenza in termini di disoccupazione rispetto all’anno precedente è l’Estonia, da +9,7% a un 6,8%.

UNO SCENARIO SETTORIALE VARIO: BENE L’AUTO, IN CALO IL SETTORE PETROLIFERO E DEL GAS

L’analisi per settori mostra un mercato in trasformazione. Le industrie tradizionali sono in calo e vengono rimpiazzate da quelle nuove. Sebbene nel complesso il fatturato sia diminuito dello 0,6%, nessuno dei 13 settori ha registrato una crescita del fatturato rispetto all’anno precedente. Tale diminuzione può essere attribuita a quattro settori: petrolio e gas (- 5,4%), energia (- 7,3%), meccanica e ingegneria di precisione (- 59,1%) e metalli (- 6,4%). Le perdite erano troppo forti per essere compensate dalla performance positiva degli altri settori.

Il rallentamento del settore petrolifero e del gas, precedentemente in testa alla classifica, è stato monitorato negli ultimi anni. Con 92 imprese (18,4%) ancora tra le migliori 500 imprese, rispetto alle 111 nel 2015 (22,2%), il settore ha registrato una perdita di fatturato a causa delle difficoltà legate al mercato globale delle materie prime. Di conseguenza, oltre il 50% delle 92 imprese di questa industria ha perso punti in classifica.

Il settore automotive e trasporti si è aggiudicato la prima posizione con un fatturato di 128 miliardi di euro. I produttori di auto, componenti e ricambi nella regione hanno aumentato le proprie capacità per l’Europa occidentale, principale destinazione delle loro esportazioni. Nel 2016, oltre il 20% delle migliori 500 imprese della regione (102 aziende) appartengono a questo settore, nel 2015 invece solo il 17%. I redditi sono cresciuti dell’8,6% e i profitti netti del 6,8%, grazie a un contesto economico molto favorevole con una domanda in crescita.

VALUTAZIONE POSITIVA PER LA REGIONE DELL’EUROPA CENTRALE E ORIENTALE NEL 2017 E 2018

Dopo il rallentamento dell’anno scorso, l’Europa centrale e orientale si prevede una ripresa della crescita economica. Coface prevede che il tasso di crescita del PIL della regione aumenterà, in media, del 3,4% nel 2017 e del 3,3% nel 2018. Entrambi gli anni saranno caratterizzati da una crescita stabile nei consumi privati, sostenuti da continui miglioramenti nel mercato del lavoro. 

 

 

 

 

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Antonella VONA

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