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27/12/2016
Rischio Paese e Studi economici

La Turchia, dopo una serie di shock tra il 2015 e il 2016, si sta avviando verso la fine della nuova era “del Tulipano”

La Turchia, dopo una serie di shock tra il 2015 e il 2016, si sta avviando verso la fine della nuova era “del Tulipano”
  • Coface prevede una crescita dell’economia turca del 2,5% nel 2016 e del 2,7% nel 2017
  • La spesa del Governo sarà uno dei motori della crescita nel nuovo anno
  • Le maggiori sfide riguardano il persistere di rischi di cambio e il disavanzo delle partite correnti
  • La lira debole indebolisce lo sviluppo dei consumi privati
  • Il settore della distribuzione: maggiori rischi, in gran parte dovuti al rallentamento della domanda interna, costi crescenti e un impatto dell’indebolimento della valuta sul contesto imprenditoriale in diminuzione
  • Settore dell’Automotive: le esportazioni rimangono piuttosto forti e aiutano i produttori del manifatturiero e della componentistica a compensare in parte i bassi profitti

Più alta percezione del rischio nel 2016

Grande incertezza politica a seguito delle due elezioni parlamentari del 2015, viene erosa liquidità dato che il tasso della Federal Reserve Statunitense colpisce il processo e indebolisce la lira Turca, che è trascinata verso il basso. La percezione del deterioramento dei rischi nel 2016, conseguente all’accrescimento delle tensioni regionali, intensifica il problema della sicurezza interna, il fallimento del colpo di stato del 15 luglio scorso e il downgrade della valutazione sul credito. Ci si aspetta che la crescita del PIL sia in diminuzione per il 2017, dato questo shock negativo sia a livello domestico che estero, unito a una scarsa fiducia.

Ci si attende che la spesa del Governo sia uno dei fattori chiave di crescita per il 2017. Il basso deficit pubblico del paese e i livelli di debito (lo stock del debito turco definito dall’UE rispetto al PIL è solo del 32,9% nel 2015) lasciano pensare che si possa usare la politica fiscale come strumento per mitigare il crollo economico. Infatti, il Governo ha annunciato un ampio pacchetto investimenti con l’obiettivo di migliorare il clima degli investimenti grazie a un progetto dedicato.

L’impegno del Governo a riformare è anche un importante fattore di supporto alla crescita. Il piano di riforme che è stato introdotto si basa su quattro pilastri: incentivi agli investimenti, ricerca e sviluppo, forza lavoro internazionale e controllo dei costi. Le autorità hanno anche implementato misure per rinforzare la domanda domestica.

Le più grandi sfide per il 2017: rischio di cambio e disavanzo delle partite correnti

Le più grandi sfide sono rappresentate dal rischio di cambio e del disavanzo delle partite correnti. L’ammontare totale del debito estero che il settore privato deve pagare entro un anno si attesta a 91 miliardi di dollari. L’alta percezione del rischio potrebbe anche essere un ostacolo ai finanziamenti del disavanzo delle partite correnti, mentre la debolezza della lira sta ostacolando lo sviluppo dei consumi privati, il maggiore fattore di traino della crescita economica. Questa è stata una combinazione di altri fattori come le tensioni sui confini Siriani, alti tassi di interesse sui prestiti e crescente inflazione, che spingono i consumatori a ritardare gli acquisti.

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Guardando oltre, la tendenza dei flussi di capitale sarà un fattore  chiave. Tra gennaio e settembre 2016 i flussi di capitale dei non residenti verso la Turchia sono diminuiti del 12% a 29,9 miliardi di euro, in diminuzione di 30,6 miliardi di euro rispetto alla stesso periodo del 2015. Questo è stato il maggiore fattore che ha portato a un deprezzamento della lira del 16% rispetto all’euro-dollaro. Nel 2009, momento in cui l’economia ha avuto una contrazione dovuta alla crisi mondiale, i flussi in ingresso di capitali esteri sono stati in contrazione del 95%.

Nonostante la situazione attuale sia lontana da questo scenario, il tasso dei flussi di capitali esteri in Turchia sarà di estrema importanza per le performance economiche. Il paese attrae ancora fondi esteri, ma la sostenibilità di questi flussi di capitali dipenderà dal contesto imprenditoriale e dagli sviluppi nei mercati finanziari globali.” Sostiene Seltem IYIGUN, economista di Coface MENA.

Distribuzione, settore del turismo e automotive in turbolenza, a causa di tensioni politiche e attacchi terroristici

Il settore della distribuzione gioca un ruolo chiave nella crescita economica della Turchia. Per una decade il settore ha beneficiato di una crescita economica solida, sostenuto dall’ampia popolazione del paese, circa 80 milioni, e di un crescente reddito pro capite. Nonostante il settore della distribuzione offra significative opportunità nel lungo periodo, ci si trova di fronte a delle sfide nel breve periodo. Le crescenti tensioni politiche, gli attacchi terroristici, la debolezza della lira e la crescente inflazione pesano fortemente sulla performance del settore. Questi fattori hanno portato a un rallentamento della domanda domestica, trend che ci si attende continui nel 2017.

Le vendite sono trascinate verso il basso da uno scarso accesso al credito (dovuto maggiori tassi d’interesse) e ad una debole fiducia dei consumatori. Il calo delle rendite del settore turistico, relativo a problemi di sicurezza e relazioni deteriorate con i paesi vicini, getta ombra sulle prospettive per il settore della distribuzione.

Per quanto riguarda il settore dell’automotive c’è stato un leggero decremento nel mercato domestico, ma le condizioni esterne rimangono favorevoli. Nei primi dieci mesi dell’anno le vendite totali sono diminuite del 3%, rispetto allo stesso periodo del 2015. Questa diminuzione è in parte dovuta a un rallentamento dell’attività economica, che ha portato a una diminuzione delle vendite del 12,3% nel periodo da Gennaio a  Ottobre 2016 (su base annuale). Nel 2017, la principale sfida per il settore dell’automotive sarà relativa alle nuove regolamentazioni e fluttuazioni della lira. Il recente deprezzamento della lira potrebbe incrementare la pressione verso l’alto dei prezzi nel breve periodo, dato che il tasso di importazione nel mercato domestico dell’automobile si è alzato al 76% nel periodo Gennaio - Ottobre. Dal punto di vista normativo a Novembre la Turchia ha introdotto un aumento della tassazione relativa ai consumi dei veicoli di lusso. La nuova tassazione prende in considerazione prezzo del veicolo e cilindrata. Ci si attende come effetto un aumento dei prezzi finali delle auto di lusso.

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