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14/09/2017
Rischio Paese e Studi economici

Coface pubblica la classifica delle migliori 500 imprese in Europa centrale e orientale: Il settore auto e trasporti è leader nella regione

Coface pubblica la classifica delle migliori 500 imprese in Europa centrale e orientale: Il settore auto e trasporti è leader nella regione Il settore petrolio e gas continua a rallentare, perdendo per la prima volta la pole position

  •  2016 – un anno vario per l’Europa centrale e orientale. Il mercato del lavoro ha registrato un boom, al contrario fatturato e utile delle grandi imprese sono diminuiti rispettivamente dello 0,6% e del 3,1%
  •  Nel 2016 le migliori 500 imprese della regione hanno rafforzato la forza lavoro. Tassi di disoccupazione più bassi nella regione
  •  La Polonia (+3,3% di fatturato) rimane l’attore principale, seguita dall’Ungheria (-11,5%) e dalla Repubblica Ceca (-2,2%)
  •  Settori: in crescita l’auto (+8,6% di fatturato), in calo petrolio e gas (-5,6%)

Le migliori 500 imprese in Europa centrale e orientale hanno generato nel 2016 un fatturato di 580 miliardi di euro. Le grandi imprese hanno registrato un calo del fatturato e degli utili, ma un aumento significativo della forza lavoro. L’auto ha superato petrolio e gas diventando per la prima volta il 1° settore. Queste sono le principali osservazioni del 9° studio annuale Coface sulle migliori 500 imprese in Europa centrale e orientale, in cui Coface analizza le 500 più grandi imprese in  Europa centrale e orientale, evidenziandone i progressi. 

Dopo aver raggiunto il picco del 3,5% nel 2015 (il livello più alto dopo la crisi), la crescita media della regione è crollata del 2,9% nel 2016. Le economie hanno beneficiato della situazione favorevole del mercato del lavoro, con un crollo dei tassi di disoccupazione e aumento dei salari.“Il miglioramento del contesto macroeconomico ha avuto un effetto positivo sulle imprese, con un calo delle insolvenze d’impresa del 6% nel 2016 e del 14% nel 2015”,spiega Katarzyna Kompowska, CEO di Coface per la regione dell’Europa centrale e orientale.“Anche il mercato del lavoro continua a migliorare, registrando tassi di disoccupazione che hanno raggiunto i livelli più bassi mai registrati– in particolare in Repubblica Ceca, con solo il 4,0%. La crescita dei salari e il calo dell’inflazione, insieme al miglioramento della fiducia dei consumatori, hanno reso i consumi delle famiglie il principale motore dell’espansione economica, che, a sua volta, ha avuto un effetto positivo in alcuni settori dell’Europa centrale e orientale.”

I migliori 500 attori: calo della crescita economica, aumento della forza lavoro 

Le migliori 500 imprese hanno generato 580 miliardi di euro nel 2016, un lieve calo dello ‑0,6%. Hanno assistito a un forte declino più forte del profitto netto, in diminuzione del 3,1%, con 26,3 miliardi di euro. In contro tendenza, i tassi di occupazione hanno registrato un boom. Le prime 500 impiegavano complessivamente nel 2016 il 4,5% della forza lavoro rafforzando significativamente la manodopera del +3,9%, pari a 2,24 milioni di persone. Questi progressi si riflettono nella riduzione dei tassi di disoccupazione della regione. La disoccupazione è crollata di oltre il 10% in dieci paesi della regione – in particolare in Ungheria (dal -25,0% al 5,1%) e in Repubblica Ceca (dal -21,6% al 4,0%). Attualmente, in numerosi paesi della regione la disoccupazione è più bassa rispetto all’Europa occidentale. L’unico paese con una disoccupazione più elevata rispetto all’anno precedente è l’Estonia, dove la percentuale è cresciuta del 9,7% per raggiungere il 6,8%.

Scenario settoriale: in crescita l’industria automobilistica, in calo il settore petrolifero e gas 

L’analisi per settore mostra evoluzioni nel mercato. Le industrie tradizionali sono diminuite e verranno rimpiazzate da quelle nuove. Sebbene il fatturato complessivo si sia ridotto dello 0,6%, nove settori analizzati su tredici hanno aumentato il fatturato rispetto all’anno precedente. Tale calo può essere attribuito a quattro settori: petrolio e gas (-5,4%), energia (-7,3%), meccanica e ingegneria di precisione (-59,1%) e metalli (-6,4%). Complessivamente, le loro perdite erano troppo forti per essere compensate dalle performance positive degli altri settori. 

Il declino del settore petrolifero e gas, precedentemente in testa alla classifica, è stato sotto osservazione per molti anni. Con 92 imprese (18,4%) rimaste tra le migliori 500, rispetto alle 111 nel 2015 (22,2%), il fatturato del settore risentiva della difficile situazione del mercato globale delle materie prime. Di conseguenza, oltre il 50% delle 92 imprese del settore ha perso punti in classifica. 

Il settore auto e trasporti si è aggiudicato il primo posto, con un fatturato pari a 128 miliardi di euro. Le registrazioni di nuovi autoveicoli nell’UE sono aumentate del 7% circa. L’incremento della domanda ha avuto un impatto positivo sui produttori di auto, principalmente localizzati in Europa centrale e orientale. Così, i produttori di auto, di componenti e ricambi nella regione hanno aumentato le proprie capacità per l’Europa occidentale (principale destinazione delle loro esportazioni). Nel 2016 oltre il 20% delle migliori 500 imprese in Europa centrale e orientale (102 aziende) appartenevano a questo settore, una crescita partita da un 17% nel 2015. I ricavi e l’utile sono aumentati rispettivamente dell’8,6% e del 6,8%. Questi risultati positivi erano direttamente legati a uno scenario economico ampiamente favorevole e a una domanda crescente. 

Scenario favorevole per la regione per il 2017 e il 2018

Dopo il rallentamento dell’anno scorso, si prevede una ripresa della crescita nelle economie dell’Europa centrale e orientale.“Coface prevede che il tasso di crescita del PIL della regione crescerà in media del 3,4% nel 2017 e del 3,3% nel 2018. Entrambi gli anni saranno sostenuti da una crescita stabile dei consumi privati, supportati da continui miglioramenti sul mercato del lavoro. Le famiglie hanno già assistito a un aumento dei prezzi, mostrando un’inversione del periodo deflazionistico registrato in numerose economie durante gli ultimi trimestri” ha dichiaratoGrzegorz Sielewicz, Economista Coface per la regione Europa centrale e orientale.

Studio sulle migliori 500 imprese nella regione Europa centrale e orientale 

Coface, la compagnia internazionale di assicurazione del credito, presenta il nono studio annuale sulle 500 imprese più grandi in Europa centrale e orientale, con le migliori 500 imprese nella regione. Oltre a una classifica delle imprese in termini di fatturato, lo studio analizza fattori quali il numero di dipendenti, il contesto in cui opera l’impresa, i settori e i mercati. 

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Antonella VONA

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