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27/07/2015
Rischio Paese e Studi economici

Il settore automotive dei paesi dell’Europa centrale e orientale (PECO) è fortemente dipendente dagli investimenti esteri

Il settore automotive dei paesi dell’Europa centrale e orientale (PECO) è fortemente dipendente dagli investimenti esteri

Il settore automotive dei paesi dell’Europa centrale e orientale (PECO) è fortemente dipendente dagli investimenti esteri – ma la dinamica della domanda domestica è positiva.

I paesi della PECO rappresentano una destinazione per gli investimenti molto apprezzata dalle aziende automobilistiche del mondo intero. Nel 2014, sono stati prodotti nell’Est Europa 3,6 milioni di veicoli, equivalenti al 21% della produzione totale dell’UE. Nei Paesi della PECO analizzati da Coface, sono presenti 33 imprese automobilistiche, la maggior parte nate grazie a flussi di investimenti diretti esteri.
Questa analisi mostra che le imprese della PECO restano fortemente dipendenti dalla domanda estera, nonostante la recente buona dinamica delle vendite automobilistiche generata dai clienti locali.

 

Il settore automobilistico gioca un ruolo importante nell’attività economica della PECO.

La PECO è stata in grado di attirare gli investimenti diretti esteri grazie ai costi attrattivi della manodopera, alla vicinanza all’Europa occidentale, al buon livello di formazione delle risorse umane e al miglioramento del clima economico. Coface analizza il settore automobilistico nei paesi PECO in cui vengono prodotte un numero significativo di automobili: la Repubblica Ceca, l’Ungheria, la Polonia, la Romania, la Slovacchia e la Slovenia. Con Skoda e Dacia, la regione possiede due marchi locali che sono sopravvissuti in un mercato globale assai competitivo, grazie all’alto livello di investimenti esteri diretti.

La fabbricazione di veicoli e dell’equipaggiamento di trasporto ha un effetto significativo sul risultato economico della PECO. Per alcuni paesi della regione come l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia, il settore rappresenta circa un decimo dell’economia. Il settore genera inoltre un importante numero di posti di lavoro: nel 2013 più di 850.000 lavoratori sono stati assunti nei 6 paesi analizzati.

«Il numero di veicoli prodotti nei paesi PECO è più che raddoppiato nel corso degli ultimi dieci anni» ha sottolineato Grzegorz Sielewicz, economista di Coface per la PECO. «La Slovacchia, la Repubblica Ceca e la Romania sono stati i paesi più performanti, dove la produzione di automobili si è triplicata o quadruplicata. Tuttavia, si dovrebbe anche considerare che tali dinamiche elevate di crescita avranno fine quando il mercato sarà saturo».

Una forte esposizione all’esportazione

Le esportazioni di veicoli rappresentano una parte significativa del commercio estero della PECO: 25% delle esportazioni totali in Slovacchia. La produzione automobilistica della regione è fortemente esposta alla domanda estera in quanto per lo più destinata ai mercati stranieri.
Tuttavia, l’orientamento attuale fa apparire la zona euro, il principale mercato di esportazione, in fase di ripresa e con migliori prospettive. Alla luce queste tendenze positive nella zona e negli altri paesi europei, la domanda di veicoli è in crescita.

La diminuzione della domanda in Russia pesa negativamente sul settore, ma è compensata dall’aumento della domanda degli altri paesi di destinazione dell’esportazione e dalle vendite domestiche interne alla PECO.

Rinforzare la domanda interna stimola le vendite di auto sul mercato domestico

Anche se si è di fronte a situazioni non chiare sui mercati esteri, si possono osservare evoluzioni positive a livello domestico. La domanda interna della PECO beneficia di migliori prospettive se si considerano i consumi delle famiglie locali, dovute a un miglioramento del mercato del lavoro, un’inflazione controllata, bassi prezzi del petrolio, un aumento della fiducia da parte dei consumatori e con tassi di interesse attrattivi. La bassa propensione al risparmio si traduce nel dinamismo delle vendite automobiliste. I clienti non sono solo le famiglie, ma anche le imprese che implementano la loro flotta di veicoli turistici e commerciali. I veicoli commerciali hanno generato un elevato dinamismo delle vendite in ragione del miglioramento delle prospettive economiche, in particolare l’aumento nel 2015 dell’1,5% delle previsioni di crescita del PIL nella zona euro. L’aumento della domanda di veicoli commerciali è una tendenza positiva, specie per le imprese manifatturiere polacche, dove sono prodotti volumi importanti di veicoli commerciali leggeri.

I numeri delle vendite, in crescita, non sono proporzionali alla profittabilità dei costruttori di automobili

Anche se il mercato della PECO mostra un incremento dei numeri di vendita delle automobili, tali maggiori volumi non si traducono in un uguale aumento della profittabilità dei costruttori di automobili. Molti di questi risentono ancora della sovraccapacità produttiva, delle aspettative dei clienti di ottenere forti sconti e delle auto-immatricolazioni effettuate dalle concessionarie.

 

 

 

 

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Antonella VONA

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